Endometriosi. Seguire una dieta specifica può aiutare a ridurre i sintomi?
L'endometriosi, così come riporta Wikipedia, "(da endo, dentro e metra, utero) è una malattia cronica e complessa, originata dalla presenza anomala del tessuto che riveste la parete interna dell'utero, cioè l'endometrio, in altri organi quali ovaie, tube, peritoneo, vagina, intestino. Ciò provoca sanguinamenti interni, infiammazioni croniche e tessuto cicatriziale, aderenze ed infertilità. Ogni mese, sotto gli effetti degli ormoni del ciclo mestruale, il tessuto endometriale impiantato in sede anomala va incontro a sanguinamento, nello stesso modo in cui si verifica a carico dell'endometrio normalmente presente in utero. Tale sanguinamento comporta un'irritazione dei tessuti circostanti, che dà luogo alla formazione di tessuto cicatriziale e di aderenze".
Seguire una dieta specifica può aiutare a ridurre i sintomi? Secondo alcuni studi condotti sembra proprio di sì. I ricercatori hanno evidenziato che evitare cibi e bevande che causano infiammazioni e aumentano la produzione di estrogeni può aiutare ad affrontare i sintomi dolorosi dell'endometriosi.
A questi studi segue una domanda: esiste dunque un legame tra endometriosi e dieta?
Dicevamo che alcune ricerche hanno studiato la relazione tra i sintomi dell'endometriosi e il regime alimentare. I risultati sono ancora insufficienti per poter tirare delle conclusioni certe, tuttavia, alcune donne hanno affermato che mangiare determinati cibi tende ad innescare o alleviare i loro sintomi.
Uno studio italiano del 2013 suggeriva che le donne che mangiavano più verdure e acidi grassi omega-3 erano più protette dai sintomi dell'endometriosi, mentre coloro che consumavano carne rossa, grassi saturi e caffè subivano l'effetto opposto. Ma anche questi studi non hanno raccolto risultati considerevoli tali da poter stabilire una solida relazione tra endometriosi e le regole alimentari seguite.
Altre ricerche nel campo si sono susseguite e una recensione sui diversi studi condotti in merito realizzata nel 2015 e pubblicata in Brasile, ha suggerito che una dieta salutare può impedire la progressione dell'endometriosi e, forse, persino il peggioramento. Gli alimenti inclusi in questa dieta sono:
- frutta
- verdure
- cereali integrali
- acidi grassi omega-3
Va detto che una non è possibile prevenire l'endometriosi, ma secondo il dipartimento americano "Office on Women's Health", è possibile ridurre il rischio di sviluppare l'endometriosi evitando cibi e sostanze chimiche che aumentano i livelli di estrogeni. Tra questi cibi e sostanze grande influenza hanno la caffeina e l'alcol.
È essenziale, tuttavia, riconoscere che i cambiamenti nella dieta e nello stile di vita non cureranno l'endometriosi, ma potrebbero contribuire a migliorarne i sintomi.
Detto ciò, come fare per sapere se il cibo ha una relazione con i sintomi dell'endometriosi? Una persona affetta da endometriosi dovrebbe tenere un diario alimentare nel quale registrare tutto ciò che si mangia durante il giorno e tenere nello stesso diario traccia dei sintomi avvertiti. Munirsi di pazienza però perché uno schema chiaro potrebbe emergere dopo un bel po' di tempo.
Quale sarebbe dunque una corretta dieta per chi soffre di endometriosi?
Come detto precedentemente, una persona con endometriosi potrebbe prendere in considerazione la riduzione degli alimenti che causano o l'infiammazione o aumentano i livelli di estrogeni, che possono entrambi contribuire al disturbo o ai suoi sintomi.
Oltre ad assumere molta frutta, verdura e cereali integrali quali proteine possono essere ingerite? Di sicuro quelle vegetali, carni magre e grassi salutari.
I grassi salutari sono disponibili in molti alimenti, tra cui:
- avocado
- olio d'oliva
- olive
- semi
- noci
- noci brasiliane
- noccioline
- legumi
- uova
- salmone
- sgombro
- aringa
- trota di lago
- tonno
- altri pesci grassi
Se una persona non mangia pesce, è possibile introdurre acidi grassi omega-3 nella dieta utilizzando gli integratori in commercio e disponibili in farmacia o negli store online.
Ma è importante anche aumentare l'assunzione di fibre. La fibra è una parte essenziale di una dieta salutare e può aiutare a ridurre i livelli di estrogeni. Numerose ricerche confermano che fibre, vitamine, minerali e antiossidanti aiutano a ridurre l'infiammazione e riduce i sintomi dolorosi dell'endometriosi.
Una ricerca condotta nel 2012 suggerisce inoltre che il 75% delle 156 donne che hanno preso parte allo studio hanno riportato una diminuzione dei sintomi dolorosi dopo aver seguito una dieta priva di glutine per 12 mesi.
Un'altro tipo di dieta che può aiutare a ridurre i sintomi è la dieta FODMAP. Per capire cosa sia questo acronimo chiediamo aiuto ancora una volta a Wikipedia: "I FODMAP sono carboidrati a catena corta che sono scarsamente assorbiti nell'Intestino tenue. Includono polimeri oligosaccaridi a catena corta del Fruttosio, galatto oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e alditoli".
Con la dieta FODMAP, si eliminano alcuni carboidrati dalla dieta per ridurre l'assunzione di cibi potenzialmente irritanti. Lo scopo è quello di permettere al sistema gastrointestinale di guarire.
Questo tipo di dieta può essere difficile per alcune donne, perché è necessario pianificare ogni pasto e comporta l'eliminazione di un elevato numero di tipi di alimenti loro dieta, tra cui:
- latticini
- glutine
- alimenti trasformati
- zuccheri aggiunti
Anche in questo caso è consigliabile tenere traccia dei sintomi in un diario alimentare al fine di osservare eventuali miglioramenti dopo aver rimosso determinati alimenti dalla propria dieta, o anche dei peggioramenti conseguenti alla introduzione di determinati alimenti.
Vi sono, infine, altri rimedi per l'endometriosi conosciuti ai più quali una regolare attività fisica, agopuntura, assunzione di vitamina B1 e integratori di magnesio.
Ricordiamo a tutti, come sempre, di chiedere al proprio medico prima di assumere qualsiasi integratore e/o vitamina.
Antonio Gnassi
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