Salute in aereo? Sul prossimo volo scegliete il finestrino
Ci tenete alla salute quando siete in volo? Beh allora sceglietevi un posto che non sia il corridoio.
Non facciamo riferimento al mal d'aria, per quello corridoio o finestrino non fa differenza. Parliamo della grande popolazione di microbatteri che, secondo i microbiologi, sono presenti sulle poltrone 'corridoio' appunto.
Siete scettici? Fate mente locale... Quando si entra in aereo e si aspetta in fila per sedersi al proprio posto, centinaia di mani che portano con sé microbatteri si poggiano sugli schienali di queste poltroncine. Per non parlare poi di tutto quello che si trova sotto le scarpe dei passeggeri e delle ruote dei loro trolley.
E siamo solo alla fase di imbarco, provate ad immaginare cosa succede durante il volo e soffermatevi ai momenti in cui i passeggeri vanno alla toilette e soprattutto quando ritornano al loro posto. Quanti avranno lavato le mani in quel tabernacolo di virus e batteri che, grazie ai tagli che le compagnie aeree fanno ai loro budget, sono sempre poco frequentemente igienizzati? Riuscite a visualizzare lo scenario? Iniziate a preferire il treno vero?
Inoltre la statistica vuole che l'E.coli, "Escherichia coli" un batterio Gram-negativo di comune riscontro nell'intestino di uomini ed animali omeotermi, sia altamente presente, e qui tenetevi forte, sugli schienali di queste poltroncine nella misura di uno ogni 50 passeggeri! Che gli aerei fossero dei mezzi di trasmissione di malattie potevamo farcene un'idea ma dopo uno studio approfondito dell'Università dell'Arizona ne siamo più che convinti, purtroppo.
Gli studiosi di microbiologia ambientale hanno condotto indagini anche sui comportamenti dei passeggeri e hanno in pratica accertato che con gli aerei oggi non solo accorciamo le distanze ma aumentiamo di gran lunga le possibilità di essere contagiati da infezioni.
Come ci muoviamo a bordo è importante e la prossimità al corridoio aumenta la possibilità di qualsiasi contagio. E allora la prossima volta che prenotate un volo non ci pensate due volte e scegliete il finestrino ne va della vostra salute.
Buon viaggio.
Non facciamo riferimento al mal d'aria, per quello corridoio o finestrino non fa differenza. Parliamo della grande popolazione di microbatteri che, secondo i microbiologi, sono presenti sulle poltrone 'corridoio' appunto.
Siete scettici? Fate mente locale... Quando si entra in aereo e si aspetta in fila per sedersi al proprio posto, centinaia di mani che portano con sé microbatteri si poggiano sugli schienali di queste poltroncine. Per non parlare poi di tutto quello che si trova sotto le scarpe dei passeggeri e delle ruote dei loro trolley.
E siamo solo alla fase di imbarco, provate ad immaginare cosa succede durante il volo e soffermatevi ai momenti in cui i passeggeri vanno alla toilette e soprattutto quando ritornano al loro posto. Quanti avranno lavato le mani in quel tabernacolo di virus e batteri che, grazie ai tagli che le compagnie aeree fanno ai loro budget, sono sempre poco frequentemente igienizzati? Riuscite a visualizzare lo scenario? Iniziate a preferire il treno vero?
Inoltre la statistica vuole che l'E.coli, "Escherichia coli" un batterio Gram-negativo di comune riscontro nell'intestino di uomini ed animali omeotermi, sia altamente presente, e qui tenetevi forte, sugli schienali di queste poltroncine nella misura di uno ogni 50 passeggeri! Che gli aerei fossero dei mezzi di trasmissione di malattie potevamo farcene un'idea ma dopo uno studio approfondito dell'Università dell'Arizona ne siamo più che convinti, purtroppo.
Gli studiosi di microbiologia ambientale hanno condotto indagini anche sui comportamenti dei passeggeri e hanno in pratica accertato che con gli aerei oggi non solo accorciamo le distanze ma aumentiamo di gran lunga le possibilità di essere contagiati da infezioni.
Come ci muoviamo a bordo è importante e la prossimità al corridoio aumenta la possibilità di qualsiasi contagio. E allora la prossima volta che prenotate un volo non ci pensate due volte e scegliete il finestrino ne va della vostra salute.
Buon viaggio.
Antonio Gnassi
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